Ieri è stata una giornata lunga e impegnativa. Nel pomeriggio eravamo a Bologna, io per un colloquio dalle parti di via ferrarese, la mia socia mi dava supporto psicologico facendo shopping: ben gentile! Una volta sbrigati gli impicci, d’obbligo un passaggio nei negozi per rifornirci di pasta, salsa di soia e tutti gli ingredienti per un cucinare “asiatico”.
Ed ecco cosa troviamo tra le verdure.
Lagenaria siceraria var. longissima
Sembravamo un po’ folli mentre chiedevamo al negoziante la conferma del nome più comune, zucca mezza lunga siciliana, zucca pergola e simili. Per lui chiaramente era una zucca cinese, e la chiamava pugua, nome di cui abbiamo trovato conferma qui.
Ora, se mai qualche lettore avesse origini siciliane, o comunque del Sud, potrebbe ridere di questo post. Ma posso assicurare che qui in zona (mi riferisco alla Romagna e alla parte dell’Emilia che pratico) non ne avevamo mai viste.
Al massimo, tra le zucche mangerecce, possiamo trovare le classiche Violina, Marina di Chioggia, Trombette d’Albenga, qualche Delica quando ci avviciniamo alla fine dell’estate e poco altro.
E di più, abbiamo provato diverse volte a coltivarla senza riuscire: bustine di semi che non germinano mai, o piante acquistate che producono frutti rachitici.
Per la cronaca, anche quest’anno c’è piantata al posto numero 1 del gazebo una longissima, acquistata perché anche i semi della busta che mi ha regalato la mia socia non sono germinati….
Tornando a noi, la longissima è lunga ben 54 cm e stiamo indagando su come cibarcene. I cinese la mangiano in zuppa, se abbiamo capito bene, ma cercheremo anche altre ricette per provare alternative.
E chissà che non creeremo un articolo ad hoc (è chiaro che lo faremo…)
Alla prossima!
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