martedì 6 dicembre 2011

Buonasera a tutt*!!!
Tempo permettendo pubblicheremo presto tutto il materiale accumulato... Foto del Gazebo e del raccolto 2011 :)
Nel frattempo stiamo preparando qualche post più articolato sulle nistre produzioni con le zucche.
Se volete intanto vedere le creazioni finite, che belle!!!, potete visitare la nostra pagina su Facebook: La Manifattucchiera.
E cliccate su "Mi piace", a noi piacerebbe ;)!
A prestissimo!

martedì 22 novembre 2011

Miseriaccia!
Il tempo passa davvero in fretta e a ben guardare sono mesi che non aggiorno le pagine del blog!
Ma in tutto questo tempo non siamo state con le mani in tasca, e tempo permettendo, visto anche che ho pubblicizzato il blog urbi et orbi, lo aggiorneremo degnamente.
State nei paraggi, grandi novità!

giovedì 26 maggio 2011

Incredibile, ma vero

Quando abbiamo parlato della semina, avevamo accennato al fatto che i semi hanno un tempo di germinazione diverso gli uni dagli altri. Quindi può capitare uno scarto di qualche giorno tra semi della stessa specie, e più lungo tra semi di diverse varietà.

Questo significa, nella pratica, che bisogna pazientare un po’ prima di dichiarare non buoni i nostri semi. Un esempio?

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Stamattina mi accingevo a buttare questi semi che non germinavano, pur stando nel nostro luogo caldo da 15 giorni, e ho trovato questa meravigliosa sorpresa! Di corsa preparo due jiffy e li sistemo al sole. Siamo già alla fine di maggio, comincia a essere davvero tardi, ma questi sono semi di Cannon Ball, che da tempo volevo, assieme a Permaroma, e vorrei davvero che producessero qualche frutto!

Alla prossima!

Pugua?

Ieri è stata una giornata lunga e impegnativa. Nel pomeriggio eravamo a Bologna, io per un colloquio dalle parti di via ferrarese, la mia socia mi dava supporto psicologico facendo shopping: ben gentile! Una volta sbrigati gli impicci, d’obbligo un passaggio nei negozi per rifornirci di pasta, salsa di soia e tutti gli ingredienti per un cucinare “asiatico”.

Ed ecco cosa troviamo tra le verdure.

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Lagenaria siceraria var.  longissima

Sembravamo un po’ folli mentre chiedevamo al negoziante la conferma del nome più comune, zucca mezza lunga siciliana, zucca pergola e simili. Per lui chiaramente era una zucca cinese, e la chiamava pugua, nome di cui abbiamo trovato conferma qui.

Ora, se mai qualche lettore avesse origini siciliane, o comunque del Sud, potrebbe ridere di questo post. Ma posso assicurare che qui in zona (mi riferisco alla Romagna e alla parte dell’Emilia che pratico) non ne avevamo mai viste.

Al massimo, tra le zucche mangerecce, possiamo trovare le classiche Violina, Marina di Chioggia, Trombette d’Albenga, qualche Delica quando ci avviciniamo alla fine dell’estate e poco altro.

E di più, abbiamo provato diverse volte a coltivarla senza riuscire: bustine di semi che non germinano mai, o piante acquistate che producono frutti rachitici.

Per la cronaca, anche quest’anno c’è piantata al posto numero 1 del gazebo una longissima, acquistata perché anche i semi della busta che mi ha regalato la mia socia non sono germinati….

Tornando a noi, la longissima è lunga ben 54 cm e stiamo indagando su come cibarcene. I cinese la mangiano in zuppa, se abbiamo capito bene, ma cercheremo anche altre ricette per provare alternative.

E chissà che non creeremo un articolo ad hoc (è chiaro che lo faremo…)

Alla prossima!

mercoledì 25 maggio 2011

Storia di un gazebo

La storia del nostro gazebo parte da lontano.

Nel 2008 comprammo i primi semi di lagenarie su internet, e leggendo le specifiche di coltivazione è stato subito chiaro che era necessario un supporto per farle crescere al meglio.

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Questo è il nostro primo gazebo, 2x1 m2, costruito con materiali di recupero e creatività. Abbiamo fatto un disegno di come volevamo la struttura, e una lista del materiale occorrente.

I montanti e i listelli orizzontali sono stati tutti ricavati da pali di legno (erano lunghi 3 metri, e servivano per tenere insieme due pallet di libri impilati…) tagliati a metà, per la lunghezza, da un amico falegname.

martedì 24 maggio 2011

Lagenaria a dimora

Abbiamo già parlato di tanti argomenti: come seminare, come germinare, come trapiantare et, ma nessuna parola sulla dimora delle piante.

Tratteremo l’argomento dimora nella sezione della pratica, ma vorrei con tanto orgoglio farvi vedere dove abitano le zucche che abbiamo piantato finora.

I diversi portamenti, rampicanti o striscianti per intenderci, vorrebbero le piante sistemate in terra le striscianti, che possano svilupparsi orizzontalmente, mentre le rampicanti su supporti, rastrelliere, graticci reti etc, che permettano loro di svilupparsi in verticale.

C’è differenza? In verità sì.

Le zucchette ornamentali, se ne abbiamo piantate, staranno benissimo in terra: hanno un sviluppo tumultuoso senza controllo, e in buone condizioni produrranno molti frutti di piccole dimensioni, che non hanno bisogno di crescere sospesi per il buon sviluppo.

Ma non volevano trattare in dettaglio l’argomento qui! Volevamo solo mostravi qualche foto della nostra produzione: dopo tante parole e nessun fatto, potrebbe salire il dubbio che siamo tutte chiacchiere!

Quindi ecco il nostro gazebo per lagenarie!

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Mancano ancora alcuni dettagli, e le linee non sono del tutto simmetriche, ma è stato riadattato dal gazebo dello scorso anno, molto più piccolo:

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La foto risale a luglio 2010, e le zucche avevano già ricoperto la struttura completamente e sono ancora belle e rigogliose.

Non ci sono punti di riferimento, ma le misure erano 2x1 m2 nel 2010. Quest’anno siamo passati a 5x1m2.

Ma non siamo soddisfatte del tutto…E presto vi diremo perché.

giovedì 19 maggio 2011

Chi semina raccoglie? parte 2/2

Una volta che i nostri semi sono germinati, per far sì che sviluppino al meglio il loro apparato radicale e, di conseguenza, la pianta, li sistemiamo nei jiffy.

I jiffy sono dei meravigliosi dischetti di torba disidratati e pressati rinchiusi in una retina. Messi a contatto con l’acqua, si gonfiamo e ne assorbano tanta quanta serve per ridiventare dei cilindretti racchiusi in una retina.

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Gonfiamo un numero sufficiente di jiffy e con un paio  di pinze allarghiamo il foro centrale. Prendiamo il seme e inseriamolo nel buco con la radichetta verso il basso. L’azione va fatta delicatamente, soprattutto se la radichetta è già grande, e piegata, perché rischia di rompersi. Questa è la prima radice della pianta, se si rompe non ne usciranno altre, come nelle piante con apparato radicale più sviluppato, e dal seme non svilupperà nulla.

Per non sbagliare, metodicamente, ad ogni seme assegniamo un marker specifico, come dicevamo nella prima parte di questo articolo.

Il nostro metodo? Una taglia per abiti grattata e riscritta, e un rivetto. Molto artigianale, decisamente efficace! Una volta sistemati con cura tutti i marker, disponente i jiffy in un contenitore dove potrete dar loro da bere senza bagnare in giro…

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Così si presentavano le nostre “Jiffiere” di aprile e maggio!

 

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Nelle foto a destra, per esempio, col nostro sistema marker e lista, vediamo diverse varietà: n°1, Lagenaria Bianca; n°2 Lagenaria Midi Bottle; n°5, Lagenaria Plate de Corse… etc

Alla prossima!

Chi semina raccoglie? parte 1/2

Inauguriamo con questo primo post sulla semina la parte pratica del nostro blog.

Per sapere tutto sulla semina, potete leggere gli articoli riguardanti la semina nella categoria In teoria.

martedì 17 maggio 2011

La semina

 
Innanzitutto, dobbiamo considerare quanto spazio abbiamo a disposizione per la coltivazione delle zucche.
Ricordiamo sempre che esistono dei valori di riferimento al di sotto dei quali non avremo una buona produzione, primo fra tutti lo spazio di cui necessitano le piante per svilupparsi.
La varietà scelta influenza la distanza tra le piante, ma lo sviluppo, a terra o rampicante, è un altro fattore determinante.
La fretta è cattiva consigliera, e capita a tutti di esagerare. In realtà questo non è un grosso problema, le piante in eccesso si eliminano, ma questo, personalmente mi crea qualche problema. Quindi preferisco evitare di mettere a germinare molti più semi di quelli che so di poter piantare. Tenendo conto della percentuale di germinabilità, è chiaro.
Ma procederei con ordine.

Libri

Li abbiamo tra le mani!
Sono arrivati 3 nuovi bellissimi libri tutti da leggere e guardare!

E nel blog è apparsa, nuova nuova, una bella libreria dove inseriremo tutti i nostri libri.
Una splendida giornata!

lunedì 16 maggio 2011

Il seme

Il seme è il mezzo di diffusione che racchiude in sé già tutta la pianta che verrà.
È costituito da un embrione, quiescente, racchiuso da un involucro protettivo, detto tegumento, che contiene un particolare tessuto nutritivo, l’endosperma.
L’embrione è una piantina in miniatura costituita da una radichetta, un fusto embrionale che, nel caso delle zucche, porta due foglie embrionali, le cotiledoni, e una gemma, la piumetta che darà origine al fusto e alle foglie.
Creando delle condizioni esterne ottimali, trascorso un periodo di quiescenza variabile a seconda della specie, il seme si risveglia. La germinazione richiede acqua, ossigeno e una temperatura ottimale. Il seme assorbe acqua e si gonfia fino a che il suo involucro si apre lasciando uscire la radichetta. All’interno, l’embrione cresce a spese dell’endosperma, il tessuto nutritivo del seme.

Tassonomia

Prima di cominciare un po’ di tassonomia: interessante per chi è interessata/o, e soprattutto un buon modo per capire come sono collocate la nostre zucche nel mondo.
Classificazione presa dall’ITIS (Integrated Taxonomic Information System):
- Regno: Piante
- Sottoregno: Tracheobionta, piante vascolari
- Divisione: Magnoliophyta, angiosperme
- Classe: Magnoliopsida, dicotiledoni
- Sottoclasse: Dilleniidae
- Ordine:Violales
- Famiglia: Cucurbitaceae

Alla famiglia delle cucurbitaceae appartengono molti generi, all’interno dei quali parecchie specie di nostra conoscenza… alimentare: zucche & zucchine, cetrioli, meloni, angurie.
- Genere:
o Anguria, anguria
o Citrullus, cetriolo
o Cucumis, melone
o Cucurbita, zucche
o Luffa, spugna vegetale
o Pepo, zucchini

Sicuramente parleremo di tante cose, ma la nostra attenzione vuole concentrarsi soprattutto sulle Lagenaria, conosciute anche come zucche bottiglia, genere che produce frutti che, a maturazione completa, sviluppano una corteccia dura come il legno che li rende immarcescibili e lavorabili.

Benvenuti in Cuor di zucca!

Perché creare un nuovo blog?
L’idea naturalmente nasce da una grande passione, la zucca, ma è cresciuta nel tempo, nutrita dalla necessità di fare chiarezza e completezza.
Cosa significa?
Con le giuste chiavi, in questo caso parole chiave, si aprono molti scrigni, ma come sempre non è tutto oro quel che luccica. Attenzione sempre a non credere a tutto ciò che si legge, ed è chiaro che gli stessi dubbi, fino a prova contraria, valgono anche per Cuor di zucca!
Ciò che tutti cercano, credo, è soddisfare la propria curiosità e creatività, approfondendo l’argomento di interesse con nozioni e input utili a svilupparlo in autonomia.
La nostra idea, ambiziosa lo ammetto fin da subito, è quella di creare una guida il più possibile esaustiva, che parta dalla scelta del seme e arrivi passo dopo passo alla raccolta del frutto. Infine, come conclusione logica del percorso di coltivazione delle lagenarie, raccolga tecniche e suggerimenti per la creazione di veri e propri oggetti d’artigianato.
Questo è il primo post del nostro primo blog, siamo principianti, ma ricordate che le zucche non sono vuote!!!
Quindi, è con grande orgoglio che il Cucurbiteam via dà il benvenuto in
Cuor di zucca!